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L’amministratore di un condominio ha potestà autonoma di querela?

La Corte di Cassazione penale, sez. II, con sentenza 5.1.2001, ha affermato che l’amministratore del condominio non può autonomamente, ossia senza autorizzazione dell’assemblea condominiale, procedere a proporre querela per fatti commessi ai danni del condominio.

La Corte di Cassazione ha giustificato la sua decisione affermando che “il condominio negli edifici non è un soggetto giuridico dotato di personalità giuridica distinta da quella dei partecipanti, bensì uno strumento di gestione collegiale degli interessi comuni dei condomini […], che non è suscettibile, in quanto tale, di essere portatore di propri interessi direttamente protetti dall’ordinamento penale”. “L’amministratore esplica, come mandatario dei condomini, soltanto le funzioni esecutive, amministrative, di gestione e di tutela dei beni e servizi, a lui direttamente attribuite dalla legge, dal regolamento di condominio o dall’assemblea, ed esclusivamente nell’ambito di queste può agire in giudizio”.