Il primo luglio 2002 entra in vigore il Testo Unico in materia espropriativa
Le nuove norme riguardanti il procedimento espropriativo, contenute nel D.P.R. 8.6.2001, n. 327 (c.d. Testo Unico in materia espropriativa), entreranno in vigore dal 1° luglio prossimo. Il Testo Unico riunisce, riordinandole e semplificandole, le numerose norme stratificatesi nel tempo, a partire dal 1865, relative alla disciplina delle espropriazioni dei beni immobili e dei diritti relativi a immobili, per l’esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità. Una prima novità introdotta dal T.U. riguarda la competenza di un unico responsabile chiamato a gestire l’intera procedura espropriativi: quest’ultimo si identifica nell’ente pubblico che deve procedere alla realizzazione dell’opera pubblica. Gli interventi di semplificazione riguardano, inoltre, il procedimento ablatorio vero e proprio, che risulta scandito dalle seguenti fasi: 1. apposizione del vincolo preordinato all’esproprio; 2. dichiarazione di pubblica utilità; 3. emanazione del decreto di esproprio.
Il T.U. prevede che il decreto di esproprio possa essere emanato in presenza di determinate condizioni: innanzitutto, l’opera da realizzare deve essere prevista nello strumento urbanistico generale e sul bene da espropriare deve essere stato apposto il vincolo preordinato all’esproprio. Quest’ultimo può sorgere direttamente con il Piano Regolatore Generale, ovvero può essere inserito nel programma triennale dei lavori pubblici. Il vincolo ha durata quinquennale ed entro tale periodo deve essere emanata la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera. Infine, deve essere determinata, anche in via provvisoria, l’indennità di esproprio. Il T.U. elimina, rispetto alle previsioni della precedente disciplina, l’istituto dell’occupazione d’urgenza, che permette all’Ente espropriante di entrare immediatamente in possesso del bene, mediante la dichiarazione di indifferibilità ed urgenza dell’opera. Il presupposto necessario per giungere all’espropriazione del bene immobile, quindi, è costituito dall’emanazione del decreto di esproprio.