Obbligatoria l’audizione del minore nei procedimenti che lo riguardano. (Famiglia)
Con la sentenza n. 7773/2012 la Corte di Cassazione ha riaffermato la centralità della norma sovranazionale per cui il minore ha il diritto “di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”. I minori, infatti, in quanto portatori di interessi contrapposti o diversi da quelli de genitori, sono qualificabili come parti in senso sostanziale.
Con la sentenza n. 7773/2012 la Corte di Cassazione ha riaffermato la centralità della norma sovranazionale per cui il minore ha il diritto “di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa”. I minori, infatti, in quanto portatori di interessi contrapposti o diversi da quelli de genitori, sono qualificabili come parti in senso sostanziale.
Ne deriva che il mancato ascolto del minore, nelle cause in cui emergono chiaramente gli interessi del minore, costituisce violazione del principio de contraddittorio e dei principi del giusto processo.
Conseguentemente, afferma la Corte, l’audizione del minore dotato di discernimento è obbligatoria, salvo che la stessa possa essere in contrasto con i suoi interessi fondamentali.